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Consorzio, un bilancio positivo

Approvato il consuntivo 2022. Nuova campagna promozionale

Approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci, tenutasi a Siena il 27 febbraio 2023, il bilancio consuntivo 2022 del Consorzio di Tutela della Cinta Senese DOP. Il voto è giunto dopo l’illustrazione del presidente del Consorzio, Daniele Baruffaldi, e la lettura della relazione dei sindaci revisori da parte del presidente del collegio, Giovanni Pacini.
Baruffaldi ha sottolineato i risultati soddisfacenti evidenziati dal bilancio, che chiude con un utile di esercizio di € 16.716, soprattutto grazie all’accreditamento definitivo avvenuto il 28/11/2022 del secondo contributo ministeriale relativo all’anno 2020 di € 28.738,35 ed ancora all’accreditamento in data 15/12/2022 di € 20.322,67 relativo al progetto Cat. A presentato nel marzo 2021, mentre il progetto “Iniziative volte a garantire la salvaguardia e sostenere lo sviluppo dei prodotti DOP e IGP”, presentato nel marzo 2021, ha ricevuto il Decreto ministeriale di attribuzione il 1 febbraio scorso e pertanto nei prossimi mesi verranno definite tutte le azioni di monitoraggio e salvaguardia per la DOP della Cinta Senese.
Il presidente del Consorzio ha ricordato come “nonostante le difficoltà affrontate, quali l’emergenza legata al Covid e alla problematica forse ancor più preoccupante e tuttora in divenire della peste suina, la nostra DOP, così come la maggior parte dei prodotti di qualità, registra un trend positivo in termini di domanda. Ovviamente – ha osservato – le criticità della nostra filiera le conosciamo bene e affrontando l’emergenza PSA abbiamo ancor più analizzato le difficoltà esistenti, per meglio capire le diverse possibilità di soluzione e indirizzare le nostre energie e le nostre risorse alla crescita del valore della Cinta”.
Ha ricordato poi il rinnovo del consiglio di amministrazione dove sono entrate tre imprenditrici, “una componente importante, che insieme ai nuovi consiglieri hanno unito e messo a disposizione le loro professionalità e le capacità per lavorare in maniera efficace e proficua”.
“Abbiamo intensificato i rapporti con la ASL Veterinaria e in particolar modo con il dottor Barneschi per essere sempre pronti ed aggiornati sull’evoluzione della PSA, realizzando anche due eventi aperti a tutti voi, uno dei quali vi ha permesso di ottenere una certificazione utile ai parametri richiesti dalla Classy Farm. Un’altra urgente questione da sciogliere – ha proseguito Baruffaldi – è stata la mancanza di un macello nella zona Maremmana o nell’alta Toscana. Forte abbiamo fatto sentire la nostra voce con gli uffici Regionali e con le associazioni di categoria per la risoluzione di tale problematica, incontrando diversi sindaci maremmani e visitando alcune realtà di macelli esistenti. Non ultimo vi segnalo di un tavolo di confronto che abbiamo richiesto al Regione Toscana, Ministero dell’Agricoltura e all’Associazione Nazionale Allevatori che ha avuto luogo il 10 febbraio per poter finalmente definire le difficoltà che creano la circolare DG SAQ PROT USCITA 03/04/2012 N. 0007954 nonché la NewsLetter SuiS. Del 2/06/2022 di ANAS (riguardanti l’utilizzo della denominazione Cinta Senese anche al di fuori del disciplinare della DOP), mettendo a repentaglio l’esistenza stessa della nostra DOP. Qualche miglioramento lo abbiamo ottenuto, ma stiamo aspettando una risposta definitiva”.
Passando invece ad argomenti “non problematici” Baruffaldi ha ricordato che nel 2022 l’attribuzione della DOP alla Cinta Senese ha compiuto 10 anni e che per questa ricorrenza il Consorzio ha ricevuto un riconoscimento dalla Regione Toscana in occasione della manifestazione “Buy Food 22”.
“Proprio la scorsa settimana – ha aggiunto – abbiamo partecipato a Roma all’evento Italia Next DOP, Simposio scientifico organizzato a Roma dalla Fondazione Qualivita. Oltre che presentare la ricerca effettuata a suo tempo dall’Università di Firenze sulle qualità della carne di Cinta (ricerca illustrata dalla professoressa Carolina Pugliese) in tale occasione ho potuto consegnare il nostro maialino di terracotta al Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida, sollecitandogli la necessità di una definizione della questione riguardante l’uso della denominazione della razza fuori dalla DOP”.
Volgendo uno sguardo alle strategie delle politiche europee il presidente del Consorzio ha sottolineato come la sostenibilità sia la parola chiave e come l’UE voglia proteggere l’ambiente e garantire un’alimentazione sana per tutti, sostenendo i produttori. La Commissione europea ha presentato infatti la strategia “dal produttore al consumatore” con l’obiettivo di costruire un sistema alimentare sostenibile, per salvaguardare la sicurezza alimentare e tutelare i cittadini europei e la natura. La strategia fornisce un quadro normativo per una serie di leggi che la Commissione europea proporrà in diversi campi. Tra le proposte ci sono la revisione della legislazione in materia di pesticidi, le nuove norme per il benessere degli animali, i piani contro gli sprechi alimentari e le frodi legate all’etichettatura alimentare, l’iniziativa per la problematica carbonio nei suoli agricoli e la riforma del sistema agricolo dell’UE.
E guardando a cosa è in programma fino al 2030 gli obiettivi chiave della strategia sono:

  • ridurre del 50% l’uso e il rischio dei pesticidi chimici
  • ridurre di almeno il 20% l’uso dei fertilizzanti
  • ridurre del 50% le vendite di antimicrobici per gli animali da allevamento e per l’acquacoltura
  • destinare almeno il 25% della superficie agricola all’agricoltura biologica

“Per l’UE – ha rilevato Baruffaldi – occorre cambiare il nostro modo di produrre, acquistare e consumare cibo e al tempo stesso tutelare tutti gli aspetti economici della filiera alimentare, generando compensi economici più equi e aprendo nuove opportunità commerciali. Ma anche riscoprire valori culturali di cui le comunità del cibo sono portatrici. Tutto questo ha indotto questo direttivo a riflettere per dare una svolta tanto attesa alla nostra filiera, per far in modo che il valore della Cinta divenga una qualità ben comunicata e conseguentemente riconosciuta in capo a tutti voi, che ogni giorno lavorate per rendere unica la nostra DOP. Abbiamo così intrapreso un progetto di comunicazione per dare valore alla Cinta e al Consorzio” .
Infine ha fornito alcuni numeri riguardanti la Cinta con gli allevamenti aderenti alla DOP che da 72 nel 2021 sono passati a 76, mentre i capi macellati hanno subito una lieve flessione (da 3.760 del 2021 ai 3.590 dello scorso anno) e ciò dovuto ai problemi del Covid e ad altre situazione contingenti. Poi ha passato la parola al coordinatore del team che si occupa del nuovo progetto di comunicazione, Luca Toschi e alla sua collaboratrice Viola Davini, per la presentazione (che riportiamo a parte).

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